Descrizione
Opera unica di Antonio Sciacca tecnica mista su tela astratto misura 50×70 cm
Ben trentatrè anni fà conobbì, a Roma, il grande Maestro dell’astrattismo internazionale Alberto Burri. La nostra amicizia mi illuninò per il resto della mia esistenza. La serie di dipinti astratti, che ho dipinto per una nuova tappa della mia arte, sono emozioni interiori concretizzati in pittura. Le mie ispirazioni nascono dalla contemplazione di un tramonto, dalla osservazione di una scorza d’albero, dal dorso variopinto di un pesce tropicale, dalla policromia che si percepisce dai finestrini di un treno in corsa. I riferimenti pittorici sono molteplici, dalle astrazioni di Destael allo spiritualismo di Zen di Rothko. L’astrazione è anche una percezione sonora che si materializza nel colore. Un violoncello ti fa vedere il viola, un flauto un azzurro, un corno un arancio, un violino un rosso vivo. Un muro vissuto dal tempo evoca emozioni profonde. Dentro lo sguardo di un monaco tibetano scorgo l’illuminazione che ti fa creare. Un’alchimia della materia.
La transumazione è compiuta.